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Istruzioni per l’uso: cosa fa lo psicologo?

Sicuramente ti sarà capitato di porti questa domanda.

Ti spiego perciò in cosa consiste il mio lavoro, cosa faccio in qualità di psicologa e come posso esserti di aiuto. Inoltre cercherò di rispondere alle domande più frequenti che di solito affollano la mente dei clienti prima di un colloquio. Qui di seguito troverai una sorta di istruzioni per l’uso che mi auguro possano aiutarti a capire qualcosa di più del mio modo di lavorare.

In quanto professionista della “relazione d’aiuto”, la mia attività è finalizzata a migliorare la qualità di vita delle persone che si rivolgono a me, affinché possano trovare, dentro di sé, le risorse e le potenzialità per aiutarsi.

Istruzioni per l'usoCome esperta di comunicazione e relazione facilito e propongo un percorso di autoconsapevolezza nei miei clienti, aiutandoli a valorizzare punti di forza, consentendogli di recuperare la responsabilità e l’autonomia di prendere in mano la propria vita.
Lo psicologo “Aiuta il cliente ad aiutarsi”. Offre uno spazio protetto di ascolto e riflessione all’interno del quale esplorare emozioni, sentimenti, momenti di vita, transizioni, disagi, difficoltà, etc. così da favorire le capacità di scelta e/o di cambiamento, stimolando la persona a ri-definire il problema, a cambiare prospettiva, a individuare le risorse necessarie per affrontare e gestire la propria esistenza.

Lo psicologo non giudica, né interpreta i comportamenti del proprio cliente, ma fa insieme a lui un percorso di consapevolezza e di collaborazione; accetta la persona, con la sua storia, le sue emozioni, rispettandone appieno la diversità e si adopera per stimolare e migliorare la consapevolezza di sé e delle proprie modalità di relazione, così che egli possa appropriarsi degli strumenti adatti, potenziare le risorse, scegliendo in autonomia “ciò che è meglio per lui”, al fine di rendersi indipendente e funzionare al meglio nel mondo.

Quando consultarlo

Istruzioni per l'usoChiedere consulto a uno Psicologo non significa essere “svitati”, o “diversi”.

Vuol dire “prendersi cura di sé”; migliorando e ristabilendo l’equilibrio e lo stato psicologico si migliora notevolmente la qualità della vita in tutti i suoi aspetti.

 

 

Un supporto psicologico può essere utile:

  • per una crisi temporanea;
  • per favorire una crescita interiore personale;
  • per delle esigenze di comprensione e/o di orientamento;
  • per raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e delle proprie sfere vitali;
  • per dipanare e risollevare dinamiche e difficoltà affettive, sociali, familiari, relazionali, scolastiche, lavorative, etc.;
  • per ritrovare la serenità e la felicità;
  • per uscire da situazioni di stallo e/o blocco;
  • per liberarsi da eccesso di ansia, stress, impulsi, pensieri, paure, difficoltà, etc.;
  • per ristabilire equilibrio e giusto livello di umore e di autostima;
  • per rimodulare e migliorare il proprio carattere e la propria personalità;
  • per uscire gradualmente da abusi e dipendenze.

Un mutamento o evento nella propria esistenza come ad esempio cambiare lavoro, sposarsi, crescere, avere dei figli, superare degli esami, etc., può risultare di difficile elaborazione e superamento. Così come anche un trauma (lutto, incidente, la rottura di una relazione, il declino di un progetto lavorativo, la fine di un’amicizia, etc.) può risultare di difficile “metabolizzazione” psicologica.

In tal caso un supporto psicologico risulta un positivo e benefico aiuto; può essere utile per migliorare e capire la propria parte interna ritrovando un giusto equilibrio in essa e con il mondo esterno. Un aiuto psicologico porta a comprendere, riattivare e rinsaldare le proprie energie, capacità, soluzioni e motivazioni interne, permettendo in tal modo il superamento di blocchi e/o ostacoli psichici.

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Scegliere lo psicologo giusto

Istruzioni per l'usoUna delle difficoltà maggiori, quando si sente il bisogno di chiedere aiuto, è quella di scegliere un professionista che sia in grado di accogliere la nostra richiesta e soddisfarla in modo adeguato. Spesso ci si disinteressa di molti aspetti riguardanti la formazione personale dello Psicologo, allo stesso tempo è necessario tenere in considerazione alcune informazioni di base:

Affidati ad un professionista che “ti piace”: sentirsi a proprio agio e in un clima di fiducia è un elemento essenziale per instaurare una proficua relazione e lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi prefissati;

Accertati della corretta formazione dello psicologo e delle sue referenze e competenze: è importante conoscere questi aspetti e l’orientamento teorico di riferimento che lo psicologo utilizza, è diritto e dovere di ogni cliente informarsi sulla persona a cui si stanno affidando. Cercate il suo nome negli Albi professionali e verificate che ria regolarmente abilitato all’esercizio della professione;

Informati su caratteristiche e tipologia del percorso: è necessario assicurarsi di aver compreso le carateristiche del percorso proposto dal professionista (durata, procedure, frequenza, onorario, etc.);

Rispetto delle regole deontologiche: lo psicologo per etica è vincolato al segreto professionale e la tutela della privacy è fondamentale per la riuscita del percorso che si basa proprio sulla fiducia e la possibilità di potersi aprire con una persona che potrò aiutarci senza riferire ad altri processi e contenuti della relazione d’aiuto;

Comfort: la fiducia nell’altro è fondamentale per avviare un rapporto positivo di lavoro. 

Il primo colloquio

Istruzioni per l'usoIl primo incontro è molto importante, rappresenta, infatti, l’inizio di un nuovo rapporto umano in cui è fondamentale potersi trovare a proprio agio, accolti e capiti in un clima di calore, ascolto e disponibilità.

Un primo incontro offre la possibilità di conoscersi, di comprendersi e scegliersi.

Lo psicologo, infatti, oltre ad essere un professionista è anche una persona, un essere umano con una sua individualità e soggettività. Per questo è importante conoscersi e valutare se si viene a creare sintonia ed empatia, elementi essenziali per iniziare un percorso insieme.

Generalmente il primo colloquio porta con sé un insieme di emozioni contrastanti; si prova ansia poiché non si ha un’idea chiara di quello che ci aspetta, di quello che diremo o dovremmo dire, a volte può esserci rabbia (ammettere di chiedere aiuto può infastidire), tristezza perché ci si sente vulnerabili, oppure si è felici di poter condividere i propri stati d’animo e le proprie preoccupazioni.
Durante il primo incontro vi verrà chiesto di spiegare qual è la ragione che vi ha portato a chiedere aiuto; lo spazio e il tempo del colloquio permetteranno di verbalizzare bisogni, emozioni, esigenze e richieste seguendo l’idea che:

 

“Il cliente è il massimo esperto di se stesso”.

E’ la persona stessa a essere esperta del proprio disagio, poiché lo vive sulla pelle e ne sperimenta le conseguenze. E’ necessario dunque che il professionista si predisponga all’ascolto, all’accoglienza e che diventi una guida, attraverso le sue competenze, per costruire con il cliente un percorso verso il BenEssere e il Miglior-Essere.

Un po' di burocrazia

Istruzioni per l'usoIl professionista è tenuto a farvi firmare una dichiarazione di autorizzazione al trattamento dei dati sia generici sia sensibili e rilasciarne copia previa richiesta, rispettando in questo modo la normativa sulla Privacy.

Un altro obbligo consiste nel rilascio di documentazione fiscale del pagamento, ovvero della fattura sanitaria.

Un altro obbligo dello psicologo consiste nel rispetto del Segreto Professionale e di tutte le norme deontologiche descritte nel Codice Deontologico degli Psicologi, pena sanzione disciplinare. Pertanto non può essere veritiera la preoccupazione che le cose raccontate allo psicologo arrivino alle orecchie di amici, parenti e familiari, neppure se il professionista in questione li conosce. Allo stesso modo lo psicologo non può intrattenere relazioni intime (amicali, parentali, sentimentali o sessuali) con il/la cliente, questo per evitare che il suo lavoro sia influenzato da scopi, interessi, emozioni o motivazioni personali.